Riserva Regionale delle Saline di Trapani e Paceco
SUPERFICIE: 969 ha
UBICAZIONE E ACCESSIBILITÀ: nei comuni di Trapani e Paceco.
L’area è facilmente raggiungibile: si trova appena a sud di Trapani, di fronte alle isole Egadi; da Trapani, bisogna imboccare la Strada Provinciale 21 che porta a Marsala, sul versante mare della strada, fino al mulino Maria Stella.
INFORMAZIONI: per le visite è bene informarsi presso la direzione della riserva, al numero 0923/867700.
Saline di Trapani e Paceco
Chi le frequenta, racconta sempre che i tramonti alle Saline sono i più belli del mondo. Quando la luce colpisce le vasche e il bianco e il celeste di fondo si tingono di rosso, arancione e giallo. Ma non solo: microrganismi primitivi, gli stessi che si sono sviluppati ai primordi della vita sulla terra miliardi di anni fa, continuano a vivere negli ambienti esterni dando origine agli spettacolari cambiamenti di colore che è possibile ammirare durante le varie stagioni, Questo avviene alle Saline di Trapani e Paceco, un piccolo microcosmo dove l’opera dell’uomo è servita a creare un ambiente naturale.
Non è un paradosso: è il grande fascino delle saline. Luoghi creati per l’industria di un prodotto commerciale e diventati habitat per specie animali e vegetali straordinarie. È un mondo a sé, circondato da strade, strutture industriali, stretto dal porto di Trapani e dalle villette delle frazioni vicine: ma è bello lo stesso. La Riserva Regionale delle Saline di Trapani e Paceco è composta da un insieme di vasche artificiali alle quali si aggiungono chiari naturali. Sono poste vicino al mare e quindi favoriscono lo scolo dell’acqua, attraverso un gioco di canali e livelli.
L’ambiente è ovviamente salato e ospita associazioni vegetali che si sono adattate: ci sono le salicornie e i limonio, anche con specie interessanti.
I veri protagonisti delle saline sono comunque gli uccelli, in particolare durante il periodo delle migrazioni. Le specie censite sono circa 170 e appartengono a tutte le varie forme che abitano le zone umide: limicoli, anatre, aironi, gabbiani, rapaci. Almeno 5000 sono le anatre che trovano rifugio nelle vasche, ma il numero tenderà a crescere.
Di grande valore la presenza e la nidificazione del fraticello, dell’avocetta, della cutrettola, del cavaliere d’Italia e del fratino.
Numerosi anche gli insetti: molte specie sono ancora da riconoscere, ma già alcune sono state classificate come tipiche dell’area. Come la piccola farfalla Orgya dubia, che in Italia è presente soltanto qui. Più scarsi i mammiferi: volpe, riccio, coniglio e donnola attendono le ombre del crepuscolo per muoversi, così i pipistrelli. Tra i rettili ci sono ramarri cervoni, biacchi e lucertole siciliane e campestri; tra gli anfibi, il discoglosso dipinto che si osserva nelle notti di pioggia e le rane verdi.
Il paesaggio è affascinante e anche gli antichi edifici costruiti dall’uomo per l’industria del sale sono parti fondamentali della riserva. La visita è un viaggio tra vasche, canali, mulini, bagli: camminando lungo gli argini, gli unici suoni appartengono alle onde del mare, al vento e ai richiami dei gabbiani. Il resto è un grande orizzonte e uccelli in volo.
Tra le strutture interne, ci sono un Centro visite e un Museo delle Saline, di proprietà e gestione privata/pubblica, con esposizione di attrezzature tipiche dell’attività tradizionale di silicoltura e pannelli che illustrano il funzionamento delle saline e alcuni aspetti naturalistici.