Oasi LIPU Isola delle Femmine
SUPERFICIE: 13 ha di sola isola a cui si aggiungono 2 ha di riserva marina. Riserva Naturale orientata dal 1997, zone di riserva integrale “A”. Oasi istituita in collaborazione con la regione Sicilia.
ANNO DI ISTITUZIONE: 1998
UBICAZIONE E ACCESSIBILITÀ: in auto: da Palermo, imboccare la circonvallazione in direzione Trapani, immettersi sulla A29, uscire dopo circa 5 km, allo svincolo di Isola delle Femmine, proseguire per il centro della cittadina e seguire le indicazioni per ‘Torre in terra’; gli uffici dell’oasi si trovano pochi metri dalla torre.
APERTURA AL PUBBLICO: tutto l’anno, tutti i giorni, solo su prenotazione (con orario 8,30-13 e 14,30-17,30).
Visite guidate per gruppi o scolaresche devono essere prenotate al Centro visite. Possibili chiusure nei mesi invernali per le condizioni meteomarine.
INFORMAZIONI: Oasi LIPU Isola delle Femmine, via A. Vespucci 72, Isola delle Femmine (PA), tel. 091/8616167.
Isola delle Femmine
Storicamente il nome sembra derivare da Insula Fimi, isola di Eufernio, dal nome del governatore bizantino della Sicilia. La più evidente testimonianza storica della presenza umana è la torre eretta alla fine del XVI secolo a difesa dei frequenti attacchi dei pirati. Ad accrescere il valore archeologico dell’arca contribuiscono alcuni resti di vasche per la preparazione del garum, ricercata salsa di pesce esportata in tutto il Mediterraneo, tipica della civiltà ellenistica, e il ritrovamento nei fondali marini di anfore romane e puniche.
La sorprendente varietà di habitat ha permesso la conservazione di un patrimonio fioristico di circa 144 specie. La formazione a gariga con arbusti di lentisco e barbosa occupa la parte centrale dell’isola. Le fioriture di iris, romulea e ginestrino, caratterizzano la steppa mediterranea. Tappeti di malva, mandragora ed erba stella ricoprono i tratti a praticelli. La vegetazione della fascia costiera comprende piante resistenti alla salsedine tra cui il ginestrino delle scogliere, lo statice e la salicornia. Tra le componenti erbacee spiccano con i loro delicati colori l’asfodelo, il gladiolo dei campi e la speronella.
L’isolamento geografico, che offre protezione dalle aggressioni umane e la ricchezza di risorse alimentari costituiscono gli elementi caratterizzanti di quest’isola, consentendo l’insediamento e la rapida espansione numerica di una delle colonie dì gabbiano reale mediterraneo più importanti del mar Tirreno. Proprio grazie all’isolamento geografico e alla ricchezza di risorse alimentari è stata infatti scelta da diverse specie di uccelli migratori come punto obbligato e di sosta dove fuggire dai pericoli della terraferma. Sull’isola si fermano per riprendere le forze prima di ripartire il cormorano, l’airone cenerino, il martin pescatore e la garzetta. Analogo asilo sul luogo trovano altre specie come il codirosso spazzacamino, la cappellaccia e la cutrettola, oltre ai rapaci delle aree circostanti come la poiana ed il falco pellegrino. Oltre alle diverse specie di uccelli, sono inoltre presenti la lucertola campestre, il biacco, il coniglio selvatico, numerose coloratissime farfalle come l’icaro e la zigena insieme a diversi coleotteri.
La zona di riserva marina comprende alcuni tra i fondali più interessanti che circondano l’isola, la cui principale caratteristica è data dalla varietà di ambienti: estese praterie di posidonia oceanica, indicatore di purezza delle acque, fondali sabbiosi regno della pinna nobilis, imponente bivalvo minacciato di estinzione, anfratti e pareti rocciose che offrono sicura dimora a innumerevoli esseri viventi. La flora subacquea occupa un ruolo rilevante nel regno vegetale dell’isola con oltre 100 specie di alghe tra cui la Chystoseira mediterranea, la rosa di mare e la coda di pavone. Polpi, nudibranchi, ricci, cavallucci marini, stelle di mare popolano i bassi fondali. Madrepore, attinie e conchiglie danno luce, con i loro colori, anche alle zone più profonde. La presenza di plancton e di correnti marine attira pesci pelagici come le ricciole, i palarniti e i pesci luna. Meravigliose gorgonie rosse si dipartono dalle rocce che formano una parete, tra i 35 e i 42 metri di profondità, ricca di anfratti e fenditure scelte come dimora da maestose cernie e timide aragoste.
È in via di realizzazione un Percorso natura che si snoderà lungo tutta l’isola, costeggiando il perimetro. Percorrendo il sentiero, munito di cartelli esplicativi, sarà possibile ammirare la straordinaria bellezza dei suoi abitanti e delle sue essenze botaniche passando vicino alla torre diroccata del XVI secolo e al Centro didattico. Il Centro visite dell’oasi è localizzato sul lungomare di isola delle Femmine prospiciente l’isola.