Oasi LIPU Casacalenda
SUPERFICIE: 105 ha
ANNO DI ISTITUZIONE: 1994
Area Protetta riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente dal 1995. Oasi istituita in collaborazione con il comune di Casacalenda e la regione Molise.
UBICAZIONE E ACCESSIBILITÀ: dall’Adriatica, Autostrada A14, uscita Termoli direzione larino, proseguire per Casacalenda in direzione Bonefro (Strada Statale 376), poi seguire indicazione per l’oasi. Da Roma, Autostrada A1, uscita San Vittore seguire indicazioni per Campobasso e Termoli, Fondo Valle del Biferno uscita Casacalenda, poi seguire indicazioni per l’oasi.
In treno. Due corse da Roma per Casacalenda (Freccia del Biferno), stazione di Bonefro, 2 km a piedi.
APERTURA AL PUBBLICO: tutto l’anno nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica (con orario 9-12 e 14-18).
Visite guidate per gruppi o scolaresche devono essere, prenotate al responsabile oasi Carlo Meo, tel. 0347/6255345 oppure 0874/841782.
Possibili chiusure nei mesi invernali per le condizioni atmosferiche.
Casacalenda
Alle pendici dei monti Frentani, tra il massiccio del Matese e la costa adriatica, si estende la prima area protetta del Molise. L’Oasi LIPU Casacalenda occupa i due terzi del Bosco Casale. Negli anni Venti la zona fu inserita nel piano dei tagli cedui e il disboscamento programmato ogni 15 anni si fermò solo nei primi anni Novanta, quando il comune di Casacalenda, proprietario della zona, destinò il bosco ad area protetta.
Tipici elementi di questo bosco collinare sono i suggestivi cerri e i maestosi faggi, con alla base macchie dense di biancospino e rosa canina. I sentieri sono incorniciati dalle rosse bacche del corniolo e dai profumati fiori bianchi del prugnolo, dal raro giglio rosso e dalla ginestra dei carbonai. Tre piccoli ruscelli e una zona incolta contribuiscono alla diversità ambientale dell’oasi che, in primavera, grazie alle primule, alle viole e alle 12 specie di orchidee, si presenta come un immenso tappeto fiorito.
L’insieme dei vari ambienti e il divieto di caccia hanno creato un rifugio ideale per le oltre 110 specie di uccelli censiti nell’Oasi LIPU Casacalenda. Tra i rapaci nidificanti è abbastanza facile scorgere la poiana, il falco pecchiaiolo e lo sparviere, un vero specialista nella cattura dei piccoli uccelli con i suoi spettacolari inseguimenti. In primavera si può avere l’occasione di ammirare il volo planato del biancone, esperto cacciatore di rettili, oltre al nibbio reale e al lanario; mentre dal folto del bosco arrivano il canto flautato del rigogolo, simbolo dell’oasi, e i chiassosi richiami della ghiandaia, del picchio verde e della gazza.
Sempre in questa stagione l’oasi è ravvivata da scriccioli e luì piccoli, capinere, pettirossi e piccoli passeriformi insettivori che nidificano negli strati bassi della vegetazione. Più in alto, nello strato arboreo, le specie più comuni sono le cince, il canapino e la tortora. Verso il tramonto fanno la loro comparsa i rapaci notturni e con un po’ di pazienza si possono sentire i versi dell’allocco, del gufo comune e del barbagianni. In autunno e per tutto il corso dell’inverno l’oasi è un rifugio sicuro per tordi bottacci, tordele, beccacce e colombacci, provenienti dal nord Europa. Accanto alla ricca vita alata l’oasi ospita molte specie di mammiferi.
La volpe, che costruisce le tane vicino a torrenti e ruderi, la donnola e la faina tra le aree marginali del bosco, ma anche piccoli roditori come il moscardino. Verso l’imbrunire si osservano il riccio e il tasso, ormai sempre più raro, mentre nel sottobosco si apposta il colubro d’Esculapio, un serpente innocuo. La vegetazione vicino ai corsi d’acqua è popolata da interessanti specie di anfibi quali la rana agile e la salamandrina dagli occhiali, che vive solo sul versante tirrenico della fascia appenninica.
Lungo i Sentieri Natura è facile imbattersi in vistose e colorate farfalle come vanesse io, megere, silvani neri e icari. Un Sentiero Natura, corredato da pannelli didattici, permette ai visitatori il riconoscimento immediato delle diverse specie di fiori e dei tanti animali. Il percorso si snoda all’interno del bosco, passando tra le pozze naturali degli anfibi e i siti di osservazione delle farfalle.