Oasi LIPU Ca’ Roman
SUPERFICIE: 40 ha
ANNO DI ISTITUZIONE: 1992
Oasi istituita in collaborazione con il comune di Venezia.
UBICAZIONE E ACCESSIBILITÀ: da Venezia, parcheggio auto consigliato a Mestre o al Tronchetto, prendere il traghetto per il Lido; dal Lido parte la linea 11 (autobus più motonave) la cui fermata a Ca’ Roman è a 50mt dall’ingresso dell’oasi. Da Chioggia: motonave linea 11. Orari variabili in base alle stagioni, motonave per pedoni o biciclette, tempi di percorrenza da Venezia 1 ora e 20, da Chioggia 15 minuti.
PERIODO DI VISITA: da maggio ad agosto. Visite guidate per gruppi o scolaresche: tutto l’anno anche giorni feriali, da prenotare al responsabile oasi o alla sezione LIPU di Venezia cell. 349.4242596 sig. Marco Basso.
INFORMAZIONI: Oasi LIPU Ca’ Roman, Ca’ Roman (VE)
Sede della sezione: v. Matteotti, 26 Gaggio di Marcon (VE), responsabile sig. Marco Basso cell. 349.4242596.
sito web: http://www.provincia.venezia.it/lipuve/caroma.htm
email: oasi.caroman@lipu.it
Ca’ Roman
Formatasi inizialmente come isolotto sabbioso, creato dall’accumulo dei sedimenti all’interno della laguna di Venezia, l’area di Ca’ Roman si è successivamente modificata, con la costruzione della diga dei Murazzi e di quella del porto di Chioggia, favorendo la crescita del litorale e l’avanzamento di circa 3 metri della spiaggia che si verifica ogni anno. L’Oasi LIPU Ca’ Roman riunisce gli ambienti tipici dei litorali veneziani, che vanno dalla spiaggia sabbiosa alle dune fino alla pineta retrodunale. Responsabili della formazione delle dune sono le radici di alcune specie come l’ammofila, mentre nella fascia boschiva retrodunale, protetta dal vento, si sviluppa il bellissimo olivello di Boemia e l’apocino veneto, una specie rara e tipica di questi habitat.
Sono oltre 100 le specie di uccelli, sia residenti che di passo, censite entro i confini dell’oasi, a testimonianza del suo elevato valore di diversità biologica. Tra quelle sedentarie possono essere osservate il martin pescatore, il gabbiano comune e il gabbiano reale, mentre tra gli ospiti estivi spiccano cuculo, succiacapre, rigogolo e zigolo nero. Si segnala la presenza nel periodo invernale del falco pellegrino e dello sparviero, entrambi a caccia di piccoli uccelli che si rifugiano lungo il muraglione della diga.
Ma il grande interesse naturalistico dell’oasi e il suo primario significato di conservazione della natura sono rappresentati da due uccelli migratori che ogni anno dai primi di aprile a metà luglio tornano qui per nidificare, il fratino e il fraticello. Durante questo periodo è possibile seguirne il comportamento riproduttivo e la deposizione delle uova, perfettamente mimetiche, in semplici conche scavate nella sabbia. In collaborazione con il comune di Venezia, la LIPU è riuscita a proteggere le colonie di questi uccelli, minacciati dal disturbo di un turismo incontrollato e dalla pulizia delle spiagge con mezzi meccanici, grazie a efficaci misure di prevenzione ed informazione, vietando temporaneamente l’accesso alle aree di nidificazione opportunamente segnalate ed eseguendo la pulizia manuale della spiaggia prima di aprile.
Il fratino è un piccolo trampoliere che ama la terraferma e si nutre di insetti catturati in corsa lungo la battigia; a Ca’ Roman nidificano da 40 a 80 coppie, su una popolazione italiana di 2000-3000 coppie. Il fraticello appartiene alla famiglia delle sterne, uccelli somiglianti per colorazione ai gabbiani ma più eleganti nella forma e nel comportamento; si nutre di pesciolini che cattura con abili tuffi e in Italia nidifica con circa 3000 coppie, di cui 100-120 si riproducono a Ca’ Roman.
I detriti di battigia costituiscono una ricca fonte di cibo per una grande quantità di organismi tra cui piccoli crostacei e numerosi insetti. Sulla spiaggia si possono ritrovare le conchiglie di alcuni molluschi tipici dell’alto Adriatico. Nella fascia di sabbia nuda abita anche la cicindela, un coleottero dotato di grande agilità e velocità di movimento. Tipico dell’ambiente dunoso è invece lo scarabeo stercorario. Nell’oasi trovano rifugio altre due specie di coleotteri, Phaletia bimaculata e Scarites laevigatus, in via di estinzione a causa della pulizia delle spiagge con mezzi meccanici. L’attività di sensibilizzazione dei turisti e di protezione della colonia di fratini e di fraticelli viene facilitata dalla presenza di un Sentiero natura e di un capanno per l’osservazione dei nidi, dal servizio di sorveglianza e di informazione, dalla distribuzione di una sintetica guida illustrata e dalla preparazione di itinerari per le visite guidate.