Parco Intercomunale del Monte Polveracchio
SUPERFICIE: 650 ha
PERIODO DI VISITA: l’Oasi del Polveracchio è aperta tutto l’anno, il giovedì, il sabato e la domenica alle ore 10 e alle ore 14 (15 durante l’ora legale); quella del Vallone della Caccia il sabato mattina.
INFORMAZIONI: telefonare al numero 0336/852287.
Monte Polveracchio
Il Parco del Monte Polveracchio comprende due diverse oasi, che però si sfiorano e corrispondono ai due versanti della stessa vetta; sono distanti poche centinaia di metri, ma alcuni aspetti del paesaggio sono diversi. Anche la storia che ha portato alla loro istituzione ha seguito strade e tempi differenti; resta però un unico blocco di natura e paesaggi tra i più affascinanti dell’Appennino meridionale.
Nell’insieme, il territorio ad oasi del monte Polveracchio appartiene alla catena dei monti Picentini, un massiccio che si estende a cavallo tra la provincia di Salerno e quella di Avellino e racchiude, in uno splendido scenario naturale, le cime più alte della Campania, come il monte Cervialto. L’ambiente è quello tipico appenninico: a cominciare dalla faggeta, ancora fitta, antica, matura; il sottobosco è folto e ricco di specie, con esemplari di agrifoglio e tasso anche secolari e numerosi fiori e anche orchidee selvatiche; c’è anche una stazione di betulla: è nascosta e di notevole interesse naturalistico.
La faggeta sale verso la cima fino a quando subentra la fascia ad arbusti e poi la prateria d’altitudine. Nell’altro versante, oltre a una splendida lecceta, di notevole importanza è la presenza di alcuni nuclei di pino nero: sulle rupi e nelle boscaglie, da 60 a 1600 metri, il pino nero domina ed è facile da riconoscere; ha caratteristiche simili a quello che vive sopra Villetta Barrea nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Negli avvallamenti umidi vivono ornielli, sorbi montani e maestosi aceri; i prati e le valli sono il regno di molte piante spesso rare o addirittura endemiche; tra le rocce brilla la bella carlina. Il paesaggio s’arricchisce di pareti e formazioni calcaree e soprattutto d’acqua, che scivola a valle con salti, anche alti, dando vita a corsi che confluiscono nel Sele, il fiume principale.
Ricca e variegata la fauna, con specie anche rare: da citare il lupo, qui presente con un piccolo branco, la martora, il gatto selvatico e il tasso.
Più comuni la volpe, la faina, la puzzola, il cinghiale, la donnola e vari roditori. Numerosi anche gli uccelli: ci sono l’aquila reale, il falco pellegrino, lo sparviero e altri rapaci; nel bosco s’incontrano le specie tipiche come la ghiandaia, il picchio verde e il raro picchio nero, altro simbolo dell’area. In alto, tra le rocce e le pareti, volano i gracchi corallini e il grande corvo imperiale; nelle praterie d’altitudine sopravvivono le ultime coturnici. Specie interessanti anche tra gli anfibi con la raganella, l’ululone dal ventre giallo, il tritone italico e la salamandra pezzata.
Il Parco Intercomunale comprende l’Oasi del Polveracchio e quella della Valle della Caccia; complessivamente sono circa 650 ettari di territorio protetto e, tra l’altro, compreso nel neo Parco Regionale dei Monti Picentini.
Un primo itinerario parte da Campagna, facilmente raggiungibile dall’autostrada Salerno – Reggio Calabria: dal centro, si sale verso il Santuario della Madonna di Avigliano e poi verso l’ingresso dell’oasi.
Qui si sosta a un piccolo Centro visite e poi si parte per l’escursione che segue Percorsi natura segnati e attrezzati con materiali didattici.
Un’escursione lunga ma piacevole che sembra un viaggio, bellissimo e completo, all’interno del mondo della faggeta.
Da Senerchia – che si raggiunge sempre con l’autostrada Salerno – Reggio Calabria, con uscita a Contursi e per la strada intercomunale Oliveto Citra – Senerchia -, invece, si prende una valle che segue un torrente e si apre a paesaggi sempre più selvaggi. Quando s’incontra una cascata è tempo di fermarsi. Occorrono scarpe comode da escursione, vestiario a strati, e una giacca antipioggia. Utilissimi il binocolo per osservare la fauna e una guida alla flora per riconoscere alberi, arbusti e fiori dell’area.