Primo Soccorso
Armadietto del Pronto Soccorso
È importante avere a disposizione un armadietto del pronto soccorso che contenga medicinali ed oggetti indispensabili per offrire un primo aiuto al nostro amico, vittima di incidente o altro, in attesa dell’intervento del Medico Veterinario.
Di seguito elenchiamo gli elementi principali che deve contenere:
Liquidi disinfettanti: acqua ossigenata, polivinilpirrolidone-iodio, alcool denaturato
Colliri : con proprietà decongestionanti,lacrime artificiali ed un collirio antibiotico.
Medicinali Vari :antipiretici, siero antivipera, antivomito, antidiarrea, pastiglie contro le cinetopatie (mal d’auto etc.)
Altro Materiale : siringhe sterili monouso, pinze sottili per l’eliminazione di corpi estranei, garze, cerotti, cotone idrofilo e fasce di varie misure, termometro rettale, laccio emostatico, forbice sottile ed appuntita, prodotti antiparassitari, stecche piatte, coperte calde.
Situazioni da primo soccorso per i nostri fedeli Amici
Comportamento in caso di emergenza
Vediamo ora cosa e come fare nel caso in cui ci trovassimo a dover affrontare una situazione di emergenza.
a) Evitare innanzitutto le manifestazioni di angoscia e panico perché fanno perdere la capacità di intervenire in maniera tempestiva e si trasmettono all’animale sofferente.
b) Avvicinare la bestiola cautamente e rassicurarla parlando a voce bassa e lentamente per non provocare reazioni violente.
c) Tenere lontano l’animale da rumori ed evitare di toccarlo per non peggiorare la situazione. Se è indispensabile spostarlo usare un telo che si farà scorrere sotto il corpo, sollevandolo per i lembi, tipo barella.
d) Dopo la fase del Primo Soccorso rivolgersi immediatamente al Medico Veterinario, spiegando le modalità dell’incidente e i sintomi che l’animale ha manifestato.
e) Avere a portata di mano una valigetta con ciò che serve per il Primo Soccorso.
Immobilizzazione di Animali Feriti
Cani : in mancanza di museruola si deve circondare il muso del cane con una fettuccia, o uno spago, che va annodato poi dietro la testa . Ciò impedisce all’animale paventato di mordere il soccorritore.
Gatti : vanno avvolti in una coperta per evitare movimenti bruschi e pericolosi.
Trasporto di Animali Feriti
Cani : vanno afferrati in punti sicuri come il petto, la pancia, la parte posteriore delle cosce. E’ bene lasciare liberi gli arti per non compromettere le eventuali fratture.
Gatti : vanno sollevati, stretti delicatamente tra le braccia e trasportati sempre avvolti nella coperta con la quale sono stati immobilizzati.
Cani e gatti : se le lesioni sono particolarmente gravi è preferibile non spostarli per evitare di provocare danni più seri. Se si rendesse necessario farlo, usare un supporto rigido sul quale adagiare con cautela il corpo ferito.
Tamponare in tutti i casi le gravi perdite di sangue, tenendo premuto sulla parte un fazzoletto,un pezzo di stoffa ,del cotone o delle garze se possibile fissandole con del nastro adesivo o del cerotto. Per non far disperdere calore all’animale potrebbe essere necessario avvolgere gli arti o tutto il soggetto in una coperta o in un fogli di nailon come quello utilizzato di solito per gli imballaggi.
Interventi Fai da Te
Corpi Estranei:
Nelle orecchie: l’animale scuote la testa, si gratta l’orecchio, è nervoso. Se il corpo estraneo è visibile sarà facile estrarlo con pinze lunghe e sottili; se non è visibile è necessario l’intervento del Medico Veterinario.
Nel naso: la bestiola manifesta difficoltà respiratoria, starnuti. Anche in questo caso si può tentare la rimozione con pinze solo se è visibile il corpo estraneo, altrimenti bisogna ricorrere alle cure del Medico Veterinario.
Negli occhi : i corpi estranei che penetrano negli occhi sono pericolosi perché possono provocare lesioni della cornea. Bisogna in questo caso sciacquare più volte l’occhio colpito con camomilla tiepida fino a che il materiale penetratovi non venga espulso. In caso contrario rivolgersi al Medico Veterinario.
Nella bocca : il corpo estraneo può localizzarsi tra i denti, nelle gengive o conficcarsi nel palato. L’animale sofferente strofina il muso a terra e tenta con la zampa di rimuoverlo. Può essere presente una abbondante salivazione anche in questo caso è possibile asportarlo con l’aiuto di una pinzetta sottile, altrimenti, e spesso bisogna agire con urgenza come nel caso che il corpo estraneo ostruisca le vie respiratorie, rivolgersi al Medico Veterinario.
Nell’apparato gastrointestinale: il corpo estraneo può conficcarsi nella faringe, nello stomaco, nell’intestino o localizzarsi nel colon. Gli oggetti sottili (schegge, chiodi, ecc.) vengono facilmente eliminati con le feci. I corpi ostruenti ( sassi, palline, ecc.) possono occludere i vari passaggi, bloccando il funzionamento dell’apparato in questione. I sintomi vanno individuati nei tentativi di vomito, anoressia, dolori addominali e blocco della defecazione. Quasi sempre si deve ricorrere all’intervento chirurgico e quindi del Medico Veterinario.
Nelle zampe: l’animale può presentare una zoppia ed un leccarsi in maniera insistente una zampa. Per prima cosa bisogna tagliare il pelo attorno alla zona colpita ed estrarre con una pinza il materiale conficcato se visibile, disinfettando inseguito la parte per più giorni. Quando il corpo estraneo è penetrato a fondo nei tessuti si rende necessaria un’incisione/esplorazione che verrà eseguita dal Medico Veterinario.
Avvelenamenti
Avvisare immediatamente il Medico Veterinario ed effettuare una serie di semplici interventi di soccorso che aiuteranno l’animale a superare i primi effetti delle sostanze velenose ingerite.
1) sciacquare le parti del corpo che sono venute a contatto con la sostanza velenosa;
2) se la sostanza ingerita non è corrosiva, provocare il vomito inserendo nella bocca dell’animale, tramite una siringa senza ago, acqua mista a sale;
3) tenere la bocca dell’animale chiusa e grattarlo sotto la gola per favorirne la deglutizione;
4) controllare il ritmo cardiaco e la frequenza respiratoria;
5) evitare la somministrazione di sostanze delle quali non si conosca l’effetto benefico.
Avvelenamento da detersivo : l’intervento più idoneo consiste nel somministrare per bocca dell’olio, evitando di provocare il vomito. Lavare la cute con acqua tiepida e sapone dove sia entrata in contatto con la sostanza tossica. Sarà il Veterinario, comunque, a stabilire la terapia adatta.
Avvelenamento da candeggina : è molto pericoloso; la bocca dell’animale risulta ulcerata. Si dovrà lavare la zona cutanea colpita e tentare lo svuotamento dello stomaco. Il Veterinario effettuerà una lavanda gastrica e somministrerà sostanze inibitorie per gli effetti dell’acido.
Avvelenamento da piante d’appartamento : bisogna subito osservare se il nostro amico presenta irritazioni all’interno della bocca con salivazione eccessiva. Indurre immediatamente il vomito con l’uso di acqua salata e lavare le mucose interne della bocca. Il Veterinario provvederà alla lavanda gastrica ed alla terapia adatta. Le piante più dannose sono: oleandro, stella di natale, edera e ficus.
Avvelenamento da antiparassitari : I sintomi sono caratterizzati da lacrimazione, vomito,tremori e difficoltà respiratoria. Possono risultare nocivi sia il collare antipulci che le polveri contro i parassiti. Bisogna, in questi casi, eliminare subito il collare e liberare il pelo dalla sostanza. Fondamentale, anche in questo caso, rivolgersi al Veterinario.
Avvelenamento da sostanze alimentari avariate : provocano vomito, dolori addominali e defecazione a brevi intervalli di tempo. In questo caso il nostro primo compito è di provocare il vomito, dopodiché il Veterinario eseguirà la lavanda gastrica.
Avvelenamento da farmaci : l’Aspirina è uno dei farmaci maggiormente nocivi per il nostro quattro zampe, soprattutto per il gatto e per i roditori si sentirà debole, respirerà con fatica ed avrà la febbre. Potremo aiutarlo ancora una volta facendolo vomitare. Il Veterinario, oltre all’azione immediata, controllerà gli effetti dei farmaci sull’organismo anche nei giorni successivi.
Avvelenamento da naftalina : l’ingerimento di questa di questa sostanza porta al vomito ed a uno stato di prostrazione che può arrivare al coma. In questo caso bisogna provocare il vomito e somministrare del bianco d’uovo misto ad acqua abbondante. Il Medico Veterinario si occuperà della terapia vera e propria.
Avvelenamento da materiali plastici, vernici, colori : bisogna subito causare il vomito e rivolgersi immediatamente al Veterinario; potrebbe infatti verificarsi la necessità di un intervento chirurgico.
Punture d’insetti
La cute si arrossa, tende a gonfiarsi ed appare dura e tumefatta; il forte prurito costringe l’animale a leccare e grattare la parte colpita. Se l’insetto è entrato nella bocca, l’animale apre e chiude le mandibole, producendo molta salivazione. Cosa fare?
1) calmare la bestiola innervosita dal prurito e dal dolore;
2) applicare ghiaccio o tamponare con acqua fredda per lenire il dolore ed impedire l’eccessivo gonfiore;
3) controllare che il pungiglione non sia penetrato all’interno della cute. In questo caso (senza comprimere la zona ), praticare una piccola incisione ed estrarre il pungiglione con una pinza sottile sterile. Continuare poi con gli impacchi freddi;
4) ricorrere al Veterinario che eventualmente somministrerà farmaci contro la reazione allergica al veleno della puntura.
Colpi di calore o insolazioni
Le cause sono dovute alla permanenza dell’animale in luoghi surriscaldati, poco aerati o sotto i raggi diretti del sole. Il nostro quattrozampe si mostra affannato e debole, la sua temperatura corporea risulta molto alta, il ritmo cardiaco è accelerato e la respirazione difficoltosa. Nei casi più gravi si manifestano convulsioni, vomito, diarrea e stato comatoso. In questo caso bisogna:
1) spostare l’animale in un luogo fresco e ben aerato ;
2) raffreddarlo gradatamente con impacchi freddi ;
3) controllare se si normalizza la frequenza cardiaca e quella respiratoria ;
4) sottoporre l’animale a visita veterinaria.
Spine
Se il nostro amico al ritorno da una passeggiata nei boschi zoppica, può trattarsi di una spina penetrata tra i polpastrelli delle zampe. Dove la pelle risulterà gonfia ed arrossata, si inciderà e si eliminerà la spina con una pinzetta. Bisognerà quindi disinfettare la parte con acqua ossigenata e ricorrere al Veterinario.
Morso di vipera
Facile incontrarla nelle zone assolate e rocciose, colpisce generalmente le zampe o il muso provocando gonfiore e lieve emorragia. Causa vomito, abbattimento, difficoltà di respirazione e, in ultimo stadio, morte. Come intervenire:
1) se è interessata una zampa, applicare un laccio al di sopra del morso e stringere,
rallentando il flusso del sangue verso il cuore;
2) rasare la zona colpita e disinfettare la ferita;
3) incidere il tessuto in corrispondenza dei forellini lasciati dai due denti veleniferi;
4) provocare il sanguinamento delle incisioni fatte, così che il veleno iniettato venga eliminato con il sangue;
5) lavare le ferite, proteggerle con una benda e rivolgersi al più presto al Veterinario.
E’ consigliabile, prima di una passeggiata in luoghi infestati da vipere, di premunirsi del siero antivipera.
Bocconi avvelenati
Passeggiando nei boschi il nostro amico può ingerire bocconi di cibo avvelenati con stricnina la quale causa convulsioni, rigidità muscolare e porta velocemente alla morte.
provocare il vomito con l’ingestione di acqua salata;
somministrare farmaci ad azione sedativa;
evitare la somministrazione di latte che facilita l’assorbimento del veleno;
interpellare immediatamente il Veterinario.
Soffocamento
La causa, in genere, è dovuta all’ingestione di corpi estranei che invece di scendere nella laringe, e da qui nello stomaco, finiscono nella faringe e raggiungono la trachea, impedendo una normale respirazione. La bestiola si agita, appare affannata, le mucose interne della bocca tendono al blu livido. L’intervento deve essere immediato. Di seguito vediamo come poterlo aiutare:
1) aprire la bocca e rimuovere delicatamente con le dita il corpo estraneo (se conficcato in un punto accessibile),
2) se il corpo estraneo è conficcato in profondità è necessario sollevare l’animale e tenerlo a testa in giù afferrandolo per le zampe posteriori,
3) scuotere quindi il corpo del nostro amico per fare in modo che il corpo estraneo venga smosso attraverso piccoli colpi sulla nuca e sul torace,
4) se si riesce ad ottenere l’espulsione si deve quindi procedere con la rianimazione il massaggio cardiaco-respiratorio.
Se la difficoltà respiratoria è dovuta a gonfiore della gola e della laringe, la causa può essere un’allergia in corso. Bisogna rivolgersi con tempestività al Medico Veterinario che provvederà a sgonfiare la parte con farmaci ad effetto immediato.
Congelamento
L’esposizione ad aria fredda o ghiacciata, la permanenza nella neve, possono provocare lesioni ai tessuti: le parti colpite più frequentemente sono le orecchie, la coda, i genitali esterni e le estremità degli arti. Queste si presentano all’inizio pallide e fredde, quindi possono diventare scure ed insensibili per la necrosi fino a distaccarsi. L’animale colpito presenta una temperatura corporea più bassa del normale, uno stato di quasi incoscienza , respira lentamente con un battito cardiaco rallentato. Innanzitutto bisogna portare l’animale in un ambiente riscaldato, applicare quindi sulle parti congelate panni o garze inumidite in acqua calda (non bollente). Per rialzare la temperatura corporea (se si tratta di ipotermia lieve)bisogna adagiare ed avvolgere l’animale con una coperta. Nei casi più gravi utilizzare boule o bottiglie di acqua calda (mai bollente), rivestite con un panno, da appoggiare al corpo dell’animale. Le parti congelate e trattate con panno umido devono essere poi asciugate delicatamente e protette in attesa della visita dal veterinario.
Ustioni
Possono essere causate dal fuoco, da acqua bollente, fili elettrici, sostanze chimiche (trementina, benzina, cherosene), catrame e detersivi. Vengono classificate a seconda della loro gravità ed estensione in superficiali e profonde, o in gradi ; 1°, 2° e 3°.
Ustioni leggere: applicare acqua fredda o un impacco di ghiaccio lasciandolo in contatto per 15 minuti (non spalmare olio, burro o pomate);
Ustioni estese: applicare garze pulite (non cotone) e fasciare la parte con un bendaggio morbido;
Ustioni chimiche: lavare l’area colpita con abbondante acqua e non usare nessun solvente. Recarsi subito dal veterinario.
Shock da elettricità
La situazione è d’emergenza ma bisogna agire con molta cautela per non causare danni maggiori. I sintomi sono: ustioni alle labbra ed alla lingua, shock, arresto cardiaco e respiratorio. Se il cane ha ancora in bocca il filo o è in una pozza di urina, prima di toccarlo bisogna staccare la corrente e togliere la spina dalla presa con un guanto di gomma. Accertarsi poi del battito cardiaco appoggiando la mano sulla parte inferiore del torace, appena dietro il gomito. Adagiare poi l’animale su una coperta con accanto una boule d’acqua calda per mantenere il calore del suo corpo. Quindi trasportarlo subito dal veterinario.